Ciò che l’Isola dice – Cristina Annino e Ugo Magnanti

Mar 27, 2022 by

Ciò che l’Isola dice. Capriccio sul mal di Sardegna

Autori: Cristina Annino e Ugo Magnanti.
Musica di Fausto Ciotti
Editore: FusibiliaLibri
Collana: palco n° 6 – edizione speciale 
Anno 2022
pp. 40
formato 17×15
15,00 euro
ISBN 9788898649891

 

 

 

 

 

 

 

Melologo stampato in carta pregiata cucita a mano, con una tavola di Stefania Sergi e con disco allegato: chitarra di Fausto Ciotti, voci di Cristina Annino, Ugo Magnanti, e Maria Luisa Bigai.

disponibile su fusibilia@gmail.com
spese di spedizione a carico della casa editrice

Il mal di Sardegna di un poeta che ha girato l’Isola in lungo e largo con la bicicletta, per anni, e il mal di Sardegna di una delle maggiori poetesse contemporanee, che pur avendo viaggiato molto in giro per il mondo non ha mai messo piede sull’Isola. Eppure le circostanze sembrano corrispondersi come antichi destini, e dilatarsi sopra la bellissima musica del Maestro.

Un ‘Ciclista essenziale’ e ‘Una bruxa’ sarda, o anche no (creatura a metà strada fra il fantastico e il reale), sotto lo sguardo molteplice e il commento poetico di una ‘Testimone insulare’ (un po’ demiurga e un po’ malandrina), attraversano l’Isola, vi appaiono inspiegabilmente e inspiegabilmente vi scompaiono e vi riappaiono, in una straniata relazione con la vegetazione, gli animali, con la geografia isolana e con la sua disposizione a profilarsi quale ‘Altrove’ senza tempo, in cui la presenza umana sembra ridursi al minimo, o allontanarsi. I due si incrociano, si cimentano col corpo e col presentimento, con l’euforia della luce e la consapevolezza della fine, con la crudeltà dell’agosto, con un folclore artefatto ma commovente, con un diluvio finale che muta tutto in palude.

___________________

Cristina Annino, fra le maggiori poetesse contemporanee, ha pubblicato molte opere, dall’esordio di Non me lo dire, non posso crederci (Tèchne, 1969), con introduzione di Eugenio Miccini, passando, fra i tanti titoli, per L’udito cronico, in Nuovi Poeti Italiani n°3, a cura di Walter Siti (Einaudi, 1984), Madrid (Corpo 10, 1987), (Stampa Duemilanove, 2013), premio Russo-Pozzale, e Magnificat. Poesie 19692009 (PuntoaCapo, 2010), premio Montano, fino ai più recenti Anatomie in fuga (Donzelli, 2016), introduzione di Maurizio Cucchi, e Le perle di Loch Ness (Arcipelago Itaca, 2019). Presente in antologie, fra le quali Il pensiero dominante, poesia italiana 1970-2000, a cura di Franco Loi e Davide Rondoni (Garzanti, 2001), e Antologia di poeti contemporaneiTradizioni e innovazioni in Italia, a cura di Daniela Marcheschi (Mursia, 2016). Tra le traduzioni, Chronic hearing, 200 testi tradotti in inglese (Chelsea, New York, 2014). Il suo romanzo più recente è Connivenza amorosa (Grego&Greco, 2016).

Ugo Magnanti ha pubblicato diverse opere di poesia, tra le quali, più recentemente, l’autoantologia Il nome che ti manca (peQuod, 2019), con note di Carlo Bordini e Rino Caputo, il poemetto in ‘stanze’ L’edificio fermo, con prefazione di Antonio Veneziani e una nota di Cristina Annino (FusibiliaLibri, 2015), e la plaquette Ciclocentauri, con tavole di Gian Ruggero Manzoni (FusibiliaLibri, 2017). Fra le curatele Quanto non sta nel fiato, tutte le poesie della poetessa serba Duška Vrhovac, prefazione di Ennio Cavalli (FusibiliaLibri, 2015), Sogni di terre lontane, di Gabriele D’Annunzio, con prefazione di Pietro Gibellini (Scoprirenettuno, 2010). Fra le tante presenze a manifestazioni di poesia, nel 2012 ha partecipato al 49° “Festival internazionale degli scrittori di Belgrado”.

Fausto Ciotti compositore e polistrumentista, ha realizzato numerosi album discografici come autore, arrangiatore ed esecutore, tra gli altri: Eighth Note, Passages, Goes the Mind, Spagna e Italia nel XIX° Secolo, abbracciando generi dalla musica classica al jazz alla world music. Da quasi quaranta anni svolge la sua attività concertistica in Italia ed all’estero (Germania, Belgio, Svizzera), sia come solista che come membro di formazioni di varia estrazione. Ha partecipato alla realizzazione di diversi programmi radiofonici e televisivi della RAI e di altre emittenti radiotelevisive nazionali.

_____________

Recensione di Laura Vargiu:

Sulle suggestive note della chitarra del Maestro Fausto Ciotti, prende vita il melologo scritto e magistralmente recitato dai poeti Cristina Annino e Ugo Magnanti.
Con la partecipazione di Maria Luisa Bigai, importante docente e artista in ambito teatrale, il componimento va ad arricchire il già degno di nota e variegato catalogo della Casa Editrice FusibiliaLibri, diretta da Dona Amati, che lo ha pubblicato alcuni mesi fa all’interno della sua collana di teatro palco.
Un’opera, Ciò che l’Isola dice, di gran pregio, davvero originale e sorprendente, il cui titolo così enigmatico non manca di suscitare curiosità nel lettore; il sottotitolo, Capriccio sul mal di Sardegna, puntualizza subito a quale isola ci si riferisca, mentre pian piano si fanno strada assolati scenari che profumano di lentischio, bacche e brezza marina sotto inconfondibili cieli di solitudine antica.
Tre le voci che iniziano ad avvicendarsi e intrecciarsi: quelle di una “Testimone insulare”, di un “Ciclista essenziale” e di “Una bruxa”, interpretate rispettivamente da Maria Luisa Bigai, Ugo Magnanti e Cristina Annino. Tre figure che sembrano emergere d’improvviso dalla terra stessa, dal fitto dei suoi alberi, dai suoi crepacci e rocce che, seppur in silenzio, raccontano millenni di storie.
Introdotto dalle parole della Testimone, prende avvio il viaggio del Ciclista che,… (continua su l’ottavo.it)