Come fa il fusibile – Anzio, 1 e 2 agosto 2019
Piazza Largo Venezia, Quartiere Anzio Colonia, Anzio.
Ore 18.30
Presentazione della plaquette poetica Piccolo poema di amor circense, di Antonio Veneziani, con 8 tavole a colori dell’artista Agostino Raff, e una nota di Ugo Magnanti, FusibiliaLibri. Saranno presenti gli autori.
Ore 19.00
Letture poetiche di autori FusibiliaLibri, con:Dona Amati, Livia Bidoli, Sabino Caronia, Simone Di Biasio, Annamaria Giannini, Ignazio Gori, Ugo Magnanti, Claudio Marrucci, Antonella A. Rizzo, Iago Sannino, Rosa Riggio, Agostino Raff, Pietro Secchi, Antonio Veneziani.
È una plaquette, l’ultimo libro di Antonio Veneziani, le cui dodici poesie sono state illustrate (otto tavole a colori) da Agotino Raff. Pubblicato fa Fusbilia, s’intitola “Piccolo poema di amore circense”. Tiratura: cento esemplari numerati. Verrà presentato ad Anzio, il 1 agosto alle ore 18, nell’incontro “Come fa il fusibile: parole-antidoto per cortocircuiti contemporanei” che si svolgerà nell’ambito della XXIX Festa di liberazione. Si apre con alcuni versi di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese: “Ma l’Angelo si fa annunciare, devi riceverlo da solo”. A tale proposito Ugo Magnanti, nella nota allo stesso libro, scrive: “Questo poema nasce, come è evidente fin dall’esergo, sotto lo sguardo spietato e rivelatore del poeta Jean Genet; ‘l’emarginato’, il ‘delinquente’, il ‘carcerato’, ‘l’omosessuale’, il ‘ribelle’, ovverosia sotto il segno di una solitudine irredimibile, perché ad ognuno, ma in particolare all’artista, è riservata la condanna, e la grazie, di ‘ricevere da solo l’angelo (che) si fa annunciare, ed evoca appunto la prova più difficile, quella che in nessuna caso può essere condivisa. La ‘sera’ e la ‘pista’, nell’immaginario di Genet – sottolinea Magnanti – sono quelle del circo, inteso come occasione di verità, come gioco crudele da assimilare ‘alla poesia, alla guerra, alla corrida’ e come chiave per interpretare un mondo sfuggente,, ma pieno di indizi, tracce e significati. Veneziani assume con raffinato calibro questa chiave, ma alla quadriade genettiana (poesia, guerra, corrida, circi) sostituisce un quinto gioco crudele, e cioè l’amore”. Le dodici poesie sono perlopiù quartine polimetriche che girano attorno a vicende erotiche omosessuali. Il loro tono è un po’ freddo, distaccato. Eppure, quello che descrive Veneziani è un amore perduto. Nei suoi versi comunque non c’è rassegnazione, c’è voglia di lottare, desiderio di vivere. Colpisce in particolare la straordinaria bellezza di questi versi, la loro musicalità che cattura. Nato a Piacenza, ma romano di adozione, Antonio Veneziani è anche narratore saggista e traduttore. È considerato l’unico poeta beat italiano ed è uno degli autori più rappresentativi della cosiddetta “Scuola romana di poesia”, che va da Pier Paolo Pasolini a Dario Bellezza, da Amelia Rosselli e Renzo Parisi, Numerose le sue opere di poesia, tra le quali il celeberrimo “Brown Sugar”, ripubblicato recentemente da Hacca.
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