DELITTO IN III E – Laura Vazzana
Autrice: Laura Vazzana
Editore: FusibiliaLibri
Collana: diorama (collezione di prosa)
prefazione di Anna Maria Curci
Anno 2018
pp. 160
formato 17×17
14,00 euro
ISBN 9788898649471
disponibile su fusibilia@gmail.com
Un “giallo” già annunciato nel titolo. Una professoressa intransigente che stramazza a terra in classe subito dopo aver bevuto un succo di frutta. Tra gli studenti sconvolti da quella morte c’è chi resta impassibile. Inizia così un romanzo a tinte esoteriche senza risparmio di colpi di scena, fino alla conclusione cui giungerà un brillante ispettore e che, come di regola nei migliori thriller polizieschi, sorprenderà il lettore.
dalla prefazione di Anna Maria Curci:
Una località sul mare, Riva del Santo, in una provincia italiana che non porta, intenzionalmente, connotazioni regionali, è lo scenario delle vicende narrate in Delitto in III E di Laura Vazzana. È una cittadina piuttosto grande, un’architettura medievale e lo splendore e la miseria della vita di provincia, dove le voci e le dicerie fanno presto a fare il giro di case, scuole e luoghi di ritrovo. Eppure è proprio a Riva del Santo, in un’aula scolastica, che Sofia Permonte, giovane e severa professoressa di lettere, muore, dopo essersi accasciata al suolo, all’inizio della sua spiegazione del movimento futurista, dinanzi ai propri studenti della III E. Un caso di morte apre dunque il romanzo, che ha tutte le caratteristiche del giallo, ma che rinuncia consapevolmente a ingredienti con i quali siamo soliti vedere conditi molti polizieschi contemporanei: chi legge non troverà qui investigatori affascinanti e ‘maledetti’, con peculiari coloriture dialettali e la passione istrionica per i fornelli. Troverà, invece, un intreccio di ragioni, moventi, sottotrame, che sorprenderà, perché la complessità nei rapporti tra i personaggi è resa con uno stile che ha rinunciato a qualsiasi stampella decorativa. Una narrazione in terza persona, limpida, prevalentemente asciutta, informa il lettore, sin dalle prime pagine, che proprio nel momento in cui Sofia Permonte cade a terra morta nell’aula della III E, Medea Tacchetti, nella sua cucina, ha la visione di questa morte. Grida «dall’orrore». Non sa chi sia la donna, ma sente di doverla collegare a quella sua compagna di giochi e pensieri, immaginaria per gli altri, reale per lei, che in trentasette anni di vita le è stata al fianco. […] Le verità nascoste irromperanno in modo netto e inequivocabile, con un carico di dolore e di risentimento che rischierà di travolgere molti dei personaggi che i lettori avranno imparato a conoscere dalla penna dal tratto preciso di Laura Vazzana. Penna dal tratto preciso, ma aliena da qualsiasi tono tranchant, perché guidata da uno sguardo di profonda comprensione che cammina insieme all’indagine, compiuta con mezzi narrativi efficaci, sulla complessità dell’agire umano.
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Laura Vazzana è nata a Cefalù (Pa) nel 1960 e vive a Roma. Le sue precedenti esperienze letterarie sono i romanzi Il mutamento di Isabella, Sovera, Un padre straordinario, L’autore Libri Firenze, Due amiche, Albatros Il Filo, e la raccolta di racconti Alfabeto di amori vari, Albatros.
Anna Maria Curci è nata a Roma, dove vive e insegna Lingua e letteratura tedesca. Suoi testi sono apparsi in riviste, in antologie e su lit-blog. È nella redazione del blog “Poetarum Silva”, della rivista trimestrale “Periferie” e del sito “Ticonzero”. Ha pubblicato in rete traduzioni da testi di diversi autori, prevalentemente di lingua tedesca. Sono pubblicate in volume dalla casa editrice Del Vecchio sue traduzioni di poesie da: Lutz Seiler, La domenica pensavo a Dio / Sonntags dachte ich an Gott, 2012, del romanzo Johanna di Felicitas Hoppe, 2014, di poesie da: Hilde Domin, Il coltello che ricorda, 2016. È in uscita, per le edizioni Canopo, la sua traduzione del racconto I fortunelli di Felicitas Hoppe. Sue sono le raccolte di poesia: Inciampi e marcapiano, LietoColle, 2011, e Nuove nomenclature e altre poesie, L’arcolaio, 2015.