Er piccione sfracellato – Pietro Secchi
Autore: Pietro Secchi
Prefazione: Teodosio Orlando
Postfazione: Dona Amati
Editore: FusibiliaLibri
Collana: tungsteni (plaquette di poesia)
Anno 2018
pp. 80
formato 12×17
13,00 euro
ISBN 978-88-98649-48-8
disponibile su fusibilia@gmail.com
spese di spedizione a carico di Fusibilia
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dalla prefazione di Teodosio Orlando:
In un aureo libretto scritto a quattro mani con il fisico Carlo Bernardini (Contare e raccontare. Dialogo sulle due culture, Roma-Bari, Laterza, 2003) il grande linguista Tullio De Mauro si interrogava sulla possibilità di parlare in dialetto leccese dello sbarco sulla luna. La risposta era sostanzialmente positiva. De Mauro notava come tutte le lingue condividano la stessa “onnipotenza semantica”, ossia la capacità di esprimere qualsiasi contenuto con le proprie risorse..[…] De Mauro notava come tutte le lingue condividano la stessa “onnipotenza semantica”, ossia la capacità di esprimere qualsiasi contenuto con le proprie risorse […] In questa silloge, dal titolo significativo Er piccione sfracellato, Secchi esplora vari contesti, da quello politico a quello religioso, dalla vita quotidiana, che viene rappresentata in bozzetti che spesso sembrano “epifanie” (come in James Joyce o in Gabriele D’Annunzio), alle arti figurative.
dalla postfazione di Dona Amati:
Pietro Secchi sottrae al suo romanesco le coloriture vernacolari a cui siamo abituati, e la cifra stilistica peculiare del dialetto si emancipa in un tono malinconico, ripiegato su se stesso, che si allontana dall’inflessione salace, e dalle polemiche lubriche che sono state colonna portante di Pasquino, feticcio-estensione, appunto, della ribellione popolare ai tempi del Papa Re. L’autore racconta se stesso con l’immediatezza della “lingua che ci portiamo dentro”, dà alla sua storia l’enfasi degli affanni parlando di altri feticci, come il corpo, idolo sopravvalutato nella società dell’apparire, tanto che ciascuno di noi, ospite perplesso di un involucro che lo contiene, lo avverte come ‘perfettibile’, destinato alla corruttibilità perché transitorio. Pietro Secchi racconta l’imperfezione che noi tutti siamo e che portiamo, […] un soliloquio sulle solitudini che, probabilmente anche per la consonanza con il titolo, ci riporta alla mente Il piccione di Patrick Süskind, romanzo breve d’atmosfera ‘kafkiana’.
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Pietro Secchi, nato a Roma nel 1974, è Dottore di Ricerca in Filosofia. Collabora da anni con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Si occupa di Storia della Filosofia e di Filosofia del Rinascimento. Tra i suoi lavori ricordiamo le monografie Del mar più che del ciel amante. Bruno e Cusano, con prefazione di Michele Ciliberto, Storia e Letteratura, 2006, e La conoscenza possibile: tre saggi su Cusano, Lithos, 2017. In poesia, ha pubblicato le seguenti raccolte: L’altro emisfero, con prefazione di Giorgio Linguaglossa, Lietocolle, 2007; Le arance dormono ancora, con prefazione di Dante Maffia, Lepisma, 2008; Solo gli occhi ci possono salvare, con prefazione di Luca Benassi, Puntoacapo, 2010; Modernità d’amore, con prefazione di Marzia Spinelli, Progetto Cultura, 2011; Nelle lamiere sporche, Polimata, 2012; Un milione di occhi, Lietocolle, 2013; Le navi blu, Lietocolle, 2013. È presente in varie antologie edite da Lietocolle, Progetto Cultura, Aletti e Giulio Perrone. Vincitore della prima edizione del premio di poesia “Città di Nettuno 2010”.
Teodosio Orlando è docente di filosofia e storia presso il liceo classico statale “Dante Alighieri” di Roma. È stato docente a contratto (2006-2007) e supervisore del tirocinio presso la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario dell’Università di Roma Tre (2007-2009); dal 2011 al 2013 ha insegnato filosofia e italiano presso la sezione italiana della Scuola Europea di Monaco di Baviera. Dottore di ricerca in filosofia (Università di Firenze, 1995) – ex allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato coordinatore nazionale del Gruppo Operativo di Lavoro sulla Scuola dell’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani e ha svolto attività di consulenza scientifica per i programmi culturali della RAI (RAI Educational), collaborando all’edizione del CD Rom Le rotte della filosofia, Rai-Paravia, 2000, e realizzando varie interviste a filosofi italiani e stranieri. Le sue aree di ricerca sono: fenomenologia e filosofia analitica, storia della filosofia contemporanea, con particolare attenzione per la filosofia austro-tedesca tra Ottocento e Novecento e per il background della prima filosofia analitica. È autore di numerosi saggi, recensioni, traduzioni (dal tedesco, dall’inglese e dal francese), in ambito filosofico e culturale in genere. Di recente ha curato e introdotto il libro di Imre Toth La filosofia della matematica di Frege. Una restaurazione filosofica, una controrivoluzione scientifica, Macerata, Quodlibet, 2015.