Haiku tra meridiani e paralleli – Quinta stagione
Haiku tra meridiani e paralleli
Quinta stagione
AA.VV.
Editore: FusibiliaLibri
Collana: Collegamenti
Curatore: Dona Amati
Anno 2018
pp. 160
formato 15×15
15,00 euro
ISBN 9788898649693
prefazione di Antonio Sacco
foto di Hitoshi Shirota
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Quinta stagione per gli Haiku tra meridiani e paralleli. Anche il volume di questa edizione comprende haiku in dialetto. Arricchito ancora una volta dai suggestivi scatti del fotografo giapponese Hitoshi Shirota.
Dalla prefazione di Antonio Sacco:
Semplice e, allo stesso tempo, complesso, il genere poetico dello haiku mira a cogliere, al di là delle apparenze, l’essenza veridica delle cose del mondo (makoto, ?), coniugando superficie e profondità insieme: superficie perché è attraverso i fenomeni, gli eventi naturalistici, visibili e tangibili, che si manifesta ciò che risiede e sottostà “oltre” (yoin, ??) i limiti della parola, suggerendo, più in profondità, un diverso e nuovo accesso alla realtà ultima. Ma c’è di più, con la giustapposizione e/o collegamento di due distinte immagini (toriawase, ????), un buon haiku ha il potere e la possibilità di creare nuove e impreviste associazioni dei fenomeni, facendoci vedere la realtà da un punto di vista assolutamente inedito […] È lontano, dallo spirito che anima questo genere poetico, il voler rappresentare concetti astratti e idee, in quanto le parole presenti in uno haiku si identificano nei fenomeni non per significanza, bensì attraverso un procedimento per identificazione. Lo haijin, quindi, lascia che sia il dato naturalistico, nella sua profonda essenza, a esprimersi.
dalla postfazione di Dona Amati:
Sono passati sette anni dalla realizzazione del primo volume di Haiku tra meridiani e paralleli. Era il 2012 quando io e il coeditore Ugo Magnanti partecipammo al 49° Festival internazionale degli scrittori di Belgrado in rappresentanza della poesia contemporanea italiana. […] Fu lì che maturò l’idea di un lavoro corale da cristallizzare nelle pagine di un volume che riunisse più autori attorno a una forma metrica utilizzata su più meridiani e paralleli, linee di intersezione geografiche qui immaginate come luoghi ideali d’intersezioni umano/poetiche: lo haiku, una tradizione letteraria del medioevo giapponese che viene ancora praticata pressoché immutata in tutto il mondo, come elemento di ri/congiungimento, come un unico genius loci sotto il riverbero della poesia. […] Anche questa edizione è caratterizzata da legami e collaborazioni avviate da tempo, come il sodalizio con il fotografo Hitoshi Shirota che fin dalla prima edizione firma la parte iconografica del libro, splendidamente focalizzata su scene del Giappone contemporaneo, oltre agli autori abituali della collana, e ai nuovi haijin intenti a cimentarsi sui fondamenti estetici e contenutistici dello haiku.