Iratae – Antonella Rizzo, Maria Carla Trapani
Autore: Antonella Rizzo, Maria Carla Trapani
Editore: FusibiliaLibri
Collana: Palco (Collezione di teatro)
Anno 2015
pp. 64
formato 17×12
11,00 euro
ISBN 9788898649310
disponibile su fusibilia@gmail.com
Dalla prefazione di Letizia Leone:
“… Chi sono le “Iratae” di questa profonda immersione gotica e visionaria che cattura l’incauto lettore per fascinazione uditiva? Da quale lacuna della storia ci giunge il loro dialogo a distanza intimo e segreto, magnifico e rabbioso? Sicuramente donne in rivolta appartenenti alla folta schiera delle eretiche, le protagoniste di una storia diversa del femminile obliata da secoli di cultura fallocentrica, la stessa che nel XVII secolo istituì un tribunale speciale detto “Camera Ardente”. Occasione ulteriore per perpetrare una violenza di stato contro la donna, la quale, secondo la morale del tempo, è predisposta già solo in virtù del proprio corpo alla prostituzione diabolica, alla lussuria, ai traffici occulti, insomma una pericolosa dissolutrice dell’ordine costituito. Casuale o no che sia l’allusione simbolica dell’appellativo giuridico di ‘camera ardente’, il legame con la stregoneria dell’“affare dei veleni” (1670-1680) è certificato negli atti di un processo che si eleva a paradigma storico ed esistenziale. I fatti sono noti: tradimenti, stregonerie, avvelenamenti e intrighi a Parigi alla corte di Luigi XIV. Antonella Rizzo e Maria Carla Trapani, poetesse e performer, quasi invocano medianicamente gli spiriti delle due eroine nere di questo famoso scandalo: Marie Madeleine d’Aubray, Marchesa de Brinvilliers e Olimpia Mancini, nipote del Cardinale Mazarino, donne “di tenebra e luce” precipitate dal loro trono. […]”
Dalla postfazione di Fabrizia Ranelletti:
” La storia della stregoneria è un fenomeno collettivo che appartiene alla storia sociale. Accanto agli avvenimenti naturali e storici propriamente detti, il peso della mentalità collettiva concede un punto di vista e uno spessore più ampio. In tale campo storico vengono vagliate, accanto alle fonti scritte dirette (atti dei processi), fonti indirette e diverse come le feste popolari, le canzoni, le fiabe. È una storia dal basso. La stregoneria è la storia di una struttura mentale che ha una grande profondità e una lunga durata. La struttura è un insieme di fattori che condizionano un andamento storico nel lungo periodo e che mutano lentamente. Essa ha un substrato magico. La magia è un fenomeno remoto, precede le religioni classiche. Diventa un fatto culturale in età ellenistica. Esiste una magia dotta e una magia popolare. Nell’ambito della magia dotta possono essere collocate l’Alchimia e l’Astrologia. La magia popolare si tiene su una visione dinamica dell’universo, attribuendo a singole persone la capacità di imbrigliare le forze naturali. Nella stregoneria si parla di un qualche coinvolgimento di ‘esseri soprannaturali’, fino ad arrivare a considerarsi stregoneria diabolica/patto con il diavolo (dal 1200) e caccia alle streghe (dal 1450 al 1750 circa). […]”