Letizia Leone su “Teorema del corpo – Donne scrivono l’eros”
Teorema del corpo – Donne scrivono l’eros
(a cura di Dona Amati, prefazione di Beppe Costa, Foto di Sabrina Manfredi)
FusibiliaLibri, 2015
Nota di lettura di Letizia Leone
Si potrebbe usare la qualificazione di “politico” o “civile” per designare l’eros che infiamma le pagine di questa raccolta di voci femminili.
Di certo l’engagement (per usare un termine fin troppo abusato) è nelle intenzioni della curatrice Dona Amati che attraverso la ragione poetica incentiva “al sostegno di una coscienza identitaria perchè… si palesi l’esperienza immateriale percettiva del riconoscersi organismo senziente, fondamentale per la ri-composizione dell’immagine interiore”, così come precisato nella postfazione al volume.
È necessario partire da qui: dalla ricostruzione dell’immagine interiore sia del proprio corpo che della propria carnalità non dimenticando che verbalizzare la corporeità femminile significa navigare all’interno della storia della bellezza implosa su se stessa.
Ad aprire un varco nell’inverno di macerie e silenzio che impasta la carne delle donne soccorre la parola dell’arte, il privilegio della poesia.
Ci hanno negato la verità dei nostri corpi, alterandola. Siamo state tenute nell’ignoranza delle nostre zone più segrete, recita in esergo la citazione di Adrienne Rich invitando alla consapevolezza e alla testimonianza.
Dunque cinquattasette voci poetiche entrano in dialogo virtuale e segreto tra Desideranti e Amanti, le due sezioni che compongono questo libro: una raffinata miscellanea edita per i tipi della FusibiliaLibri e impreziosita dalle fotografie di Sabrina Manfredi.
Beppe Costa nella sua introduzione focalizza l’attenzione sul contraccolpo reazionario attuale e precisa ulteriormente i termini della questione: “un maggior coraggio ma forse, anzi certamente una maggiore voglia di combattere – affrancandosi da una sudditanza che non solo non smette, malgrado lotte e “modernità” – ma, addirittura, aggravata in quest’ultimo periodo di terribili ‘femminicidi’, spacciati per ‘dolori amorosi’.
Infatti dopo gli anni ‘60 e ‘70 fervidi di combattiva passione femminista, assistiamo oggi alla istituzione propagandistica delle “quote rosa” (tutela che attesta l’appartenenza ad una minoranza etnica) e ad un indebolimento, più o meno occulto, del ruolo della donna nel cuore delle democratiche “società dei lumi” avvelenate sempre più da rigurgiti fondamentalisti. Questo mentre a poche ore di aereo si celebra un feroce medioevo di roghi, lapidazioni, stupri, segregazioni e schiavitù sotto bandiera teologica.
Riprendere allora la narrazione del femminile da quell’esperienza originaria rimossa del proprio sé attraverso il riscatto della parola e dalla necessità di un ordine della nostra interiorità, di un sapere dell’anima come direbbe Maria Zambrano, è ciò a cui sono vocate queste autrici con i loro versi, e con il loro specifico resoconto delle ragioni della carne.
Queste “Desideranti” e “Amanti” riscoprono la dignità del desiderio riconvertendo il silenzio millenario in una sorta di erotico “stream of consciusness”.
I versi diventano campi di battaglia per una libertà del “dire” il sesso al di là delle proiezioni maschili e fallocentriche e la poesia diventa necessità quasi biologica di esprimersi.
È parola materica e “sensitiva” quella che pulsa in queste pagine, parola animica e viscerale allo stesso tempo, l’unica in grado di guidarci nelle trame dell’identità femminile e forse l’unica in grado di svilupparne un teorema. Un teorema del corpo di donna.
Volume collettaneo di poesie con prefazione di Beppe Costa e postfazione di Dona Amati. Illustrazioni fotografiche di Sabrina Manfredi. Poesie di Giovanna Iorio, Elena Ribet, Antonietta De Luca, Nicoletta Orlandi Posti, Claudia Tifi, Maria Carla Trapani, Antonella Tavarella, Nives Sardu, Giulia Cherubini, Ada Crippa, Simonetta Ramacciani, Antonella Rizzo, Tania Ballotta, Sandra Collaùto, Antonella Riccardi, Laura Vargiu, Tinta, Fabia Ghenzovich, Michela Zanarella, Maria Grazia Anglano, Silvia Rosa, Laura Cingolani, Antonella Lucchini, Michela Pistidda, Marina Minet, Stefania Battistella, Sylvia Pallaracci, Carmela D’ascoli, Maria Carmela Dettori, Monica Garbelli, Alessia Pizzi, Donatella Giancaspero, Renata Adamo, Stefania Di Lino, Valentina Campiglio, Iolanda La Carrubba, Numa Echos, Laura Bellussi, Luciana Moretto, Silvia Favaretto, Paola Prinzivalli, Luciana Vasile, Nevia Sabatino, Annamaria Giannini, Liliana Arena, Marcella Testa, Teresa Hagendorfer, Costanza Lindi, Yuleisy Cruz, Valentina Benvenuti, Giulia Basile, Luana Farina, Angela Spoto, Daniela Dante, Anna Bertini, Elena Monti, Samantha Terrasi.
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Letizia Leone ha pubblicato i seguenti libri: Pochi centimetri di luce (2000); L’ora minerale (2003), (seconda edizione 2004); Carte sanitarie (2008); La disgrazia elementare (2011). Numerose le antologie e i premi letterari: “Serenissima”, (a c. di Silvio Ramat) Università Ca’ Foscari, Venezia, 1995; Antologia “Grande Dizionario della Lingua Italiana Salvatore Battaglia”, UTET, Torino, 1995; Geografie Poetiche, ac. di W. Mauro, Giulio Perrone Editore, Roma, 2005; Sorridimi Ancora, (dodici storie di femminlità violate) pref. di Lidia Ravera, Giulio Perrone Editore, Roma, 2007. Da quest’ultima raccolta è stato messo in scena “Le Invisibili” (regia Emanuela Giordano) Teatro Valle, Roma, 2009. Letizia Leone è stata segnalata al Premio Internazionale Eugenio Montale nel 1997. Nel 1998 è stata premiata al premio del Grande Dizionario della Lingua Italiana Salvatore Battaglia, UTET, To; e Premio Nuove Scrittrici, edizioni Tracce, Pescara (1998 e 2002). E’ stata premiata e segnalata in altri premi letterari, ultimo dei quali “I miosotìs” edizioni d’if, Napoli, segnalazione 2009 e 2010. Menzione d’onore per la Poesia inedita- Premio Lorenzo Montano 2011- Edizioni Anterem- Verona. Tiene un “Liceo di poesia” presso l’editore Giulio Perrone.
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