Rose e detriti – Letizia Leone

Set 7, 2015 by

cover5 Ietizia leone rose e detriti - solo primaRose e detriti (Pièces teatrale)

Autrice: Letizia Leone
Editore: FusibiliaLibri
Collana: Palco (Collezione di teatro)
Anno 2015
pp. 56
formato 17×12
11,00 euro
ISBN 9788898649211

 

 

 

 

disponibile su fusibilia@gmail.com

 

Dal dialogo di Erodiade con la sua schiava e dal monologo/contrappasso della testa mozzata di Giovanni Battista che si rivolge ad Erode, riaffiora dalla dotta penna di Letizia Leone, nei due atti teatrali in versi di Rose e detriti, uno degli archetipi della sessualità, il binomio ‘anima’ e ‘animus’, eros e logos, e le corrente psichiche dell’Io che collassano nell’angoscia quando l’eros sperimenta il rifiuto. In una successione di scene tra carnefici e vittime la poeta dà voce al tentativo di risolvere il conflitto tra coscienza femminile (eros), resa oscura e poco controllabile della sofferenza (tanathos), sublimando questa nell’affermazione del potere esercitato sulla vita, e quindi morte, altrui.

 

 

Dalla prefazione di Giuseppe Napolitano:

Quanto ha goduto e quanto vorrebbe farci godere della sua scrittura, Letizia Leone, e quanta vita – sognata, immaginata o riflessa, raccontata – ci ha messo, in questo sogno straziante delle ultime ore di Giovanni il Battista, anzi: delle prime ore dopo la sua morte? nel raccontare cioè in una sua forma teatrale (ma in versi) una vicenda stranota e stra-raccontata svariate volte, in forme le più svariate? […] Le ascendenze – sempre a volerle ritenere tali, anche fossero citazioni inconsce – si vedono e non danno fastidio (un solo esempio: Salomè di Carmelo Bene). […] Provoca un certo effetto straniante, per quanto accortamente definito “impossibile” nella didascalia introduttiva, l’ ‘ultimo monologo’ del Battista, che riempie metà del secondo episodio (bipartito, appunto, e decisamente equilibrato), perché nella seconda parte di quest’episodio c’è un altro monologo, quello di Erode, finora peraltro ben ‘presente’, ma nelle parole degli altri personaggi, il quale chiude la rappresentazione in un delirio di impotenza. […] qui sono speculari Erodiade e la sua schiava, la quale spesso le fa il controcanto, come un “doppio”, come a tirarle fuori il peggio che lei non riesce ad esprimere; e sono speculari Erode e il Battista: vittime entrambi – l’uno dell’altro!, e chi sa chi veramente ha perso la testa –, vittime soprattutto della femminile insaziabile violenza erotica…

 

LETIZIA LEONE è nata a Roma dove ha conseguito la laurea in Lettere e il perfezionamento in Linguistica. Agli studi umanistici ha affiancato lo studio musicale. Ha insegnato materie letterarie e lavorato presso l’UNICEF. Ha avuto molti riconoscimenti tra i quali: Segnalazione al “Premio Montale”, 1997? “Grande Dizionario della Lingua Italiana S. Battaglia”, UTET, 1998? Premio “Nuove Scrittrici”, Tracce, 1998 e 2002? Menzione d’onore “Lorenzo Montano”, Anterem Ed.? Selezione “Miosotìs”, Edizioni d’If, 2010 e 2012? Premio “Civetta di Minerva”, 2° classificata per l’edito con La disgrazia elementare. Ha pubblicato: Pochi centimetri di luce, 2000; L’ora minerale, 2004; Carte Sanitarie, 2008; La disgrazia elementare, 2011; Confetti sporchi, 2013. Tra le numerose antologie si segnalano: Antologia del Grande Dizionario della Lingua Italiana, UTET, Torino, 1998; La fisica delle cose, a cura di G. Alfano, Perrone Editore, Roma, 2011; Sorridimi ancora a cura di Lidia Ravera, Giulio Perrone editore, Roma 2007, dal quale è stato messo in scena lo spettacolo Le invisibili, Teatro Valle, 2009; HOTell – Storie da un tanto all’ora, Whitefly Press, a cura di Elio Grasso, Ravenna 2014. Redattrice della Rivista “Polimnia” e “Diwali – Rivista Contaminata”, è presente nella Storia della poesia italiana – Dalla lirica al discorso poetico di Giorgio Linguaglossa, Edilet, Roma 2011? e in Dopo il Novecento, Giorgio Linguaglossa, Società editrice fiorentina, 2013. Sue poesie e racconti sono stati pubblicati su varie riviste letterarie tra le quali: “Gradiva. International Journal of Italian Poetry”? “Poesia”, Crocetti editore? “Quartiere”, Quartiere Press? “Il Registro di poesia”, edizioni d’If? “Orlando Esplorazioni”, Perrone editore.

GIUSEPPE NAPOLITANO, nato a Minturno (LT) nel 1949, risiede a Formia. Si è laureato in Lettere a Roma con una tesi sul teatro surrealista francese ed ha insegnato per trentatré anni, quasi sempre nei Licei. Ora si occupa a tempo pieno di promozione culturale: nel 2006 ha fondato una sua etichetta editoriale: “la stanza del poeta”, nella quale sono apparsi centoundici piccoli libri (suoi e di numerosi autori del bacino mediterraneo). La sua poesia è tradotta in quindici lingue, tra cui arabo, serbo, esperanto, estone, turco, armeno. Pubblicazioni più recenti: Antologia (poesie 1967-2007, a cura di Stelvio Di Spigno), 2008; Genius Loci (18 poesie per Normanno Soscia), 2009; Ditet e Naimit (premio “Venafro”), 2009; Tren po tren (Momento per momento, con traduzione in serbo di Dragan Mraovic), 2011; Pintar la luz /Dipingere la luce (traduzioni da Gustavo Vega), 2012; È questo un figlio?, 2012; A repentaglio, 2015; Cartoline da Gaeta, 2015; Seminari di lettura, 2015.

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