Scatola nera – Chiara Mutti

Ott 7, 2016 by

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Autrice: Chiara Mutti
Editore: FusibiliaLibri
Collana: nastri
Anno 2016
pp. 88
formato 15×15
13,00 euro
ISBN 9788898649303

Prefazione di Aldo Onorati

 

disponibile su fusibilia@gmail.com
spese di spedizione a carico di Fusibilia

 

 

dalla prefazione di Aldo Onorati:

[…] una poetica profonda, di scavo psicologico e antropologico, asciutta nella determinazione lessicale, allusiva nella circostanza dei sensi ed esplicita nella continua metamorfosi tra le cose e il sentimento che scaturisce nell’autrice al contatto con esse.
È un discorso lirico che tiene al peso del pensiero, di cui si nutre: ciò garantisce una validità di espressione, in bilico fra la tessitura razionale e la vibrazione lirica. Questo equilibrio di sentimento e ragione non mi par poco, se si considera la morte ormai conclamata della ‘poesia del cuore’, poiché si era esagerato fino alle smielature di tanta carta stampata che voleva ribaltare gli ‘esorcismi’ dei ‘ragionieri della parola’, senza riuscirvi. Chiara Mutti percorre altre vie, più personali e originali. Gli esiti di questo suo secondo libro ci confermano che è una bella promessa della poesia contemporanea, anzi: una realtà da cui attendersi sviluppi sempre più convincenti.

 

Chiara Mutti è nata nel 1964 a Roma dove lavora in qualità di assistente tecnico presso il Ministero dei Beni Culturali. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie La fanciulla muta, ed. Lepisma, nel giugno del 2012, vincitrice del “Premio Roberto Farina 2014”. Per poesia singola ha vinto il concorso “Autori di vita” dedicato a Pier Paolo Pasolini, 2010, e ha ottenuto il premio della giuria al “Don Luigi di Liegro”, 2012. Sue fotografie sono state esposte alla “Galleria Il Marzocco” di Roma, al “Lavatoio Contumaciale” di Tomaso Binga, Roma, e al “FotoFilmFest di Bracciano”.

Aldo Onorati è autore di saggi, poesie, romanzi e racconti: oltre 40 libri pubblicati e tradotti in 22 lingue nel mondo. Già professore di Lettere agli istituti superiori, giornalista (ha collaborato a “L’Osservatore Romano”, “Avvenire”, “Il popolo”, “Giornale d’Italia”, “Dipartimento Scuola-Educazione” della Rai-TV 3, etc.), direttore editoriale (ha pubblicato quasi tutti i suoi libri più noti con Armando Armando), da alcuni decenni ha incentrato il suo interesse sui commenti alla Divina Commedia. Al Vittoriano di Roma, nel 2009, la Presidenza Centrale della Società Dante Alighieri gli ha conferito il diploma di benemerenza con medaglia d’oro “per la profonda conoscenza dell’opera dantesca, al punto da diventare testimone nel mondo della Divina Commedia”. Attualmente collabora, fra gli altri periodici, a “Leggere:tutti” e “Pagine della Dante”.

 

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Recensione di Nazario Pardini, ordinario di Letteratura italiana:

[…] E già ci fa da ingresso quel tocco di nero di per sé significante per il prosieguo dell’opera. Vale a dire che l’Autrice con questo titolo secco e conclusivo ci dà da subito l’opportunità di penetrare nel suo animo, nelle sue intenzioni odeporiche, nel suo ontologico viaggio, fatto di andate e ritorni, di meditazioni e riflessioni, di speranze e delusioni, di melanconie e cadute, addensate in albe scivolate in mare:

L’alba è scivolata in mare
e cadendo, fremente di artigli,
ha sfilacciato il cielo
e il cielo mi è caduto addosso… (L’alba). […]

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Recensione di Dante Maffia, candidato Nobel per la Letteratura:

Se si attendono gli esiti della scatola nera vuol dire che il disastro è già avvenuto ed è nel disastro che bisogna andare a leggere le indicazioni necessarie per scoprire i motivi per cui l’aereo è caduto. Restando nella metafora, questa scatola nera di Chiara Mutti è talmente dichiarata ed esposta che entrarci non dovrà essere una complicazione ma una verifica di che cosa contiene, essendo una scatola nera molto particolare, quella che bisogna leggere quando a cadere è una persona, con tutto il suo passato, con tutte le sue accidie, le sue recriminazioni, le delusioni, i progetti naufragati, i progetti realizzati, i sogni.
Dunque animo, silenzio e attenzione massima per cercare di decifrare i quarantuno messaggi che sono conservati in questo delizioso scrigno. Attenzione massima perché si tratta di messaggi a un tempo metafisici ed esoterici sorretti da un pensiero sottile e perfino delicato, ma non per questo flebile.
La voce di Chiara Mutti è riconoscibile, lo era già al suo esordio, infatti La fanciulla muta ha destato l’attenzione di critici e di premi importanti, perché la pastosità espressiva della poetessa non tergiversa, non nasconde le verità, anzi le sottolinea e le rende incandescenti come pietre aguzze che penetrano nel cuore e forse anche negli occhi. […]

 

Recensione di Tiziana Marini

” … per meglio decodificare il presente, viverlo alla luce del passato, quasi in un percorso terapeutico, aprendo cassetti o ‘’scatole nere’’ piene di ricordi, esperienze, suggestioni che hanno forgiato e temprato la nostra anima e che ci conducono alla pienezza del presente e alla conquista del futuro, aspirazione impossibile senza il recupero e il superamento del passato. Poesie costruite senza orpelli inutili, vere, ruvide, inquiete, amare…”

Recensione di Simona Pandolfi su romaitalialab.it