Haiku dell’inquietudine – Giovanna Iorio

Nov 7, 2016 by

4cover-giovanna-iorio-nuova_solo-primaHaiku dell’inquietudine

Autrice: Giovanna Iorio
Editore: FusibiliaLibri
Collana: essenze
Anno 2016
pp. 88
formato 12×17
13,00 euro
ISBN 9788898649334

Prefazione di Luca Cenisi

Postfazione di Franco Arminio

Tavole a colori (olio su tela) di Eliana Petrizzi

 

disponibile su fusibilia@gmail.com
spese di spedizione a carico di Fusibilia

 

dalla prefazione di Luca Cenisi:

Gli haiku dell’inquietudine sono un’opera tanto coinvolgente quanto complessa, distanziandosi in misura sostanziale dall’estetica dello haiku tradizionale in favore di un approccio marcatamente esistenziale e simbolico, dove l’individuo-poeta e la realtà sensibile paiono collidere in una miriade di folgorazioni discontinue e tormentate. Il lavoro, come suggerisce il titolo, è infatti chiaramente ispirato al mai terminato Libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa, un’opera in cui la deriva dell’io si accompagna a un disagio spirituale senza oggetto e senza tempo; una disillusione profonda e sconvolgente che porta a una contrazione dell’individuo, ad un sentire che non si immedesima con la realtà ma che, all’opposto, opera un rientro funzionale nel sogno, nella non-coscienzaL’impostazione metrica degli scritti, sebbene tenda a seguire il modello tradizionale in diciassette sillabe (proprio di haiku e senry?), se ne discosta in diverse occasioni per permettere all’io poetico di “respirare”, ridefinendo i limiti del paradosso del quale inesorabilmente è parte anche il lettore.

dalla postfazione di Franco Arminio:

Rileggendo le parole pescate mi sembra di sentirlo così il lavoro di Giovanna Iorio: togliere peso al dolore, tenerlo un poco celato, non gridarlo, non buttarlo addosso a nessuno. Mi sembra un tentativo di intenerire il buio, di farlo più lieve. Sono parole che vanno pronunciate a bassa voce, parole da dire non a tutti, ma a qualcuno che sta steso a fianco a noi o che cammina assieme a noi. Si guarda qualcosa, per esempio il grande giallo delle banane in vendita sotto il sole. Si guarda e viene un pensiero: “Vivere non è altro che comprare banane al sole”. Forse il segreto è proprio accordare sguardo e pensiero, non basta accumulare osservazioni, non basta ruminare pensieri. Il segreto è intrecciare il dentro e il fuori, farlo quietamente.

 

Giovanna Iorio vive a Roma. È membro dell’Associazione Italiana Haiku (AIH) e dell’European Haiku Society (EHS). Collabora con il blog italiano “Cinquesettecinque” per lo studio della poesia giappo-nese. Ha pubblicato diverse raccolte di versi: Frammenti di un profilo, Pellicano, 2015 con post-poesia di Renzo Paris; In-Chiostro, Delta 3, 2013; Mare Nostrum, Sondrio, Cfr, 2012, Una Venere nel Tevere, Ibid., 2013; La\crime\ndays, Ibid., 2014. I suoi haiku sono pubblicati nelle raccolte Al cappero piace soffrire, Ed. Progetto Cultura, 2013, prefaz. Marco Simonelli, e Lucciole & Lanterne, Ibid., 2015, prefaz. Luca Cenisi. È presente nelle antologie haiku Tra meridiani e paralleli, Fusibilia, 2014, 2016. Scrive racconti e radio-drammi trasmessi nel programma “Il Cantiere”, Radio Rai3, e Radiolibriamoci. Collabora con “Roma&Roma”, “Diarioromano”, “Erodoto108”. Appena uscita una raccolta di racconti Dormiveglia con musiche originali di Notturno Concertante, Regina Zabo Editore.

Luca Cenisi è nato a Pordenone nel 1983. È Presidente dell’Associazione Italiana Haiku (AIH) e della European Haiku Society (EHS), nonché direttore dell’Archivio Nazionale dei Poeti di Haiku. Nel 2012 ha costituito la Scuola Yomichi ?? (letteralmente, “strada notturna”) per l’insegnamento e la promozione dello haiku in Italia. Organizza inoltre corsi, seminari e progetti formativi dedicati allo haiku in tutto il Paese, attraverso il progetto #corsohaiku. Tra le sue principali pubblicazioni in materia, ricordiamo: Il fiore e lo haijin. Haru ni narimashita, 2009, Keiry?, 2011, Guadando il fiume. Per uno studio coerente ed unitario della poesia haiku, 2013, La donna di neve. Haiku scelti di Fukuda Chiyo-ni, 2014, e La luna e il cancello. Introduzione alla poesia haiku, 2016.

Eliana Petrizzi, è nata ad Avellino nel 1972. Inizia ad esporre nel 1995, presentata da Massimo Bignardi, e in seguito da Vittorio Sgarbi. La sua pittura (dipinti ad olio su tavola e su tela di scuola rinascimentale con tecnica fiamminga a velature) riscuote il consenso della critica e dei collezionisti, in occasione di prestigiose rassegne nazionali ed internazionali. Numerose le mostre personali, tra cui: Galleria Lombardi di Roma, 1999, “Triade”, allestita dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi (SA), 2006, “Vite Parallele” a Salerno, 2009. Nel 2011, selezionata da Sgarbi, espone nel Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia. E ancora: “I luoghi dello sguardo”, presso la Galleria Il Catalogo a Salerno, a cura di Massimo Bignardi. Nel 2014 “RGB”, presso la Galleria Franco Senesi Fine Art a Positano. Nel 2015 “Ombra naturale”, Angri (SA), Galleria Pagea; “Tenerezza per le ombre”, Cava De’ Tirreni (SA), MARTE. Del 2016 è “Pensanti ombre”, a cura di Gerardo Fiore, tenuta nell’ambito di “Montoro contemporanea”, presso il Convento di S. Maria degli Angeli di Montoro (AV).