Il canto libero delle stelle mediterranee – Francesca Bellino

Lug 14, 2019 by

Il canto libero delle stelle mediterranee

Autrice: Francesca Bellino
Editore: FusibiliaLibri
Collana: Palco (collezione di teatro)
Anno 2019
pp. 56
formato 17×12
11,00 euro
ISBN 9788898649662

 

 

 

disponibile su fusibilia@gmail.com
spese di spedizione a carico della casa editrice

 

 

 

 

Un testo per il teatro di narrazione, tra parole e musica, di Francesca Bellino (scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice televisiva) che nasce dalla voglia di raccontare le esistenze straordinarie di alcune delle più autorevoli cantanti del mondo arabo/mediterraneo, e di celebrare il potere liberatorio della voce.

 

dall’introduzione di Amara Lakhous:

Quando penso alla mia grande passione per le storie vere o immaginate, trovo che il più grande dono di un bel racconto sia quello di offrire chiavi per aprire le porte della memoria, spolverare vecchi ricordi e ridare vitalità al passato. E attraverso i racconti di vita delle cantanti mediterranee, la mia amica Francesca Bellino mi ha guidato a rivisitare alcuni ricordi lontani e vicini. Mi limito a citarne uno.
Quando ero piccolo passavo molto tempo a casa nostra ad Algeri con mia madre, le mie quattro sorelle più grandi, le mie zie e tante cugine. Mio padre e i miei due zii avevano stabilito una regola ferrea. Tranne loro tre, ovviamente, nessuno aveva il diritto di uscire di casa senza una di queste tre giustificazioni: recarsi a scuola, rivolgersi ad un medico o visitare il nostro villaggio in Cabilia*.
In Algeria negli anni Settanta, il televisore era un oggetto di lusso come la macchina, quindi l’unico mezzo di informazione e di intrattenimento che potevamo permetterci era la radio, sintonizzata sempre sul ‘Canale II’ in cabilo**. La lingua di casa non era l’arabo né il francese.

* Regione dell’Algeria
** Dialetto berbero.

 

dalla nota di Dalila Hiaoui:

[…] ho avuto modo in questa circostanza di realizzare un desiderio legato alla mia infanzia lontana, e alla ricchissima fantasia che scaturiva dai racconti dei miei nonni, e dei cantastorie nella piazza Jamaa Lafna, la piazza principale di Marrakech, la mia città natale. Si trattava di storie piene di splendore, di sapori, di colori, e di profumi di una volta. Tutto ciò che la mia realtà odierna, la mia comoda vita quotidiana occidentale fatta di lavoro-casa-studio, e ogni tanto un reading poetico di qua o di là, sembrava aver in qualche modo rimosso, tanto da farmi credere che quel bel capitolo della mia vita fosse ormai chiuso, collocato, per quanto con ammirazione, in un suo posticino luminoso e profumato, cioè sullo scaffale della nostalgia.
Non avrei mai detto, e neanche pensato, che quell’adorato capitolo della mia infanzia sarebbe tornato ad aprirsi. E invece è accaduto, con grande gioia e immenso piacere, grazie alla scrittrice Francesca Bellino, e alla sua ottima opera Il canto libero delle stelle mediterranee.

 

__________________

Francesca Bellino è nata a Salerno e vive a Roma. È scrittrice, giornalista, conduttrice e autrice radiotelevisiva. Da anni si occupa di transculturalità, mondo femminile e diritti umani nell’area arabo-mediterranea, con particolare attenzione alle relazioni tra sponda sud e la sponda nord del Mediterraneo. È autrice, tra gli altri, del romanzo Sul corno del rinoceronte (L’asino d’oro, 2014) – Premio per la narrativa Maria Teresa di Lascia 2015 e Premio Costa d’Amalfi Libri 2014 –, del reportage Il prefisso di Dio. Storie e labirinti di Once, Buenos Aires (Infinito, 2008), della raccolta di reportage Uno sguardo più in là (Aram, 2010), del racconto Sale (Lite Editions, 2013), dei saggi Non sarà un’avventura. Lucio Battisti e il jazz italiano (Elleu, 2004), È ancora vivo. Lucio Battisti risorge attraverso i mezzi di comunicazione (Sottotraccia, 2000), di racconti pubblicati in antologie e di programmi e audio-documentari trasmessi su RadioRai3, tra cui Il Ponte. Storie degli italiani di Tunisia, Ramadan all’occidentale, L’età ribelle, Chiamatemi Fufi – Storia di una femminista, La voce degli alberi. Nel 2009 ha ricevuto la Targa Olaf al Premio Cronista-Piero Passetti per un reportage sull’aborto selettivo in India pubblicato su “Ñ”, supplemento culturale del “Clarin”. Nel 2013 ha ricevuto il Premio giornalistico Talea per il Glossario del cronista onesto in tema di migrazione pubblicato su “Limes”. Nel 2015 ha rappresentato l’Italia al III Incontro Euro-maghrebino di scrittori a Tunisi dedicato alla Letteratura di frontiera organizzato dall’Unione Europea. Per le narrazioni dedicate al mondo arabo-mediterraneo ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui nel 2015 al Premio Prata e nel 2016 al Premio Marzani. Collabora con diverse testate tra cui “Il Mattino”, “Il Messaggero” e “Left”. Ha dedicato il blog “Cronache del piacere” al poeta Alfonso Gatto.

Amara Lakhous è nato ad Algeri nel 1970, scrive in italiano e arabo. È laureato in filosofia all’Università di Algeri e in antropologia culturale alla Sapienza di Roma dove ha conseguito un dottorato di ricerca con una tesi dal titolo Vivere l’Islam in condizione di minoranza. Il caso della prima generazione degli immigrati musulmani arabi in Italia. Arrivato in Italia nel 1995, dopo pochi anni adotta l’italiano come lingua di scrittura, diventando una delle voci più originali del panorama letterario italiano. I suoi romanzi sono tradotti in nove lingue. Con le Edizioni E/O ha pubblicato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio (2006), Divorzio all’islamica a viale Marconi (2010), Un pirata piccolo piccolo (2011), Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario (2012) e La zingarata della verginella di Via Ormea (2014). Nel 2014 si è trasferito a New York.

Dalila Hiaoui, poetessa e scrittrice, è nata a Marrakech, in Marocco, e vive a Roma, dove lavora presso le agenzie delle Nazioni e collabora con l’Università Internazionale Telematica UniNettuno. Ha pubblicato diversi libri di poesia e narrativa, e collabora come opinionista con varie riviste e giornali arabi. Ha partecipato a innumerevoli festival letterari in Italia e all’estero. Dal 2013 organizza il salotto letterario bilingue “J’nan Argana” (“Paradiso di Argan”) in Italia, Marocco e Svezia.